Un nuovo quaderno operativo Anci sul tema della contrattazione collettiva integrativa di livello territoriale nel comparto funzioni locali.
L’ultimo rinnovo contrattuale nel settore delle Funzioni Locali ha posto una notevole enfasi sulla contrattazione integrativa a livello territoriale. Si crea così un’opportunità significativa per lo sviluppo di strumenti negoziali su scala sovracomunale.
Questo livello di contrattazione offre diversi vantaggi, tra cui la promozione della collaborazione per diffondere conoscenze e soluzioni comuni nell’applicazione dei contratti e lo scambio di buone pratiche.
In questo contesto, i Comuni capoluogo, le Città medie e le Unioni di comuni possono avviare processi di contrattazione integrativa a livello territoriale, rafforzando il loro ruolo di promotori dell’innovazione in ambiti territoriali più ampi. Sin dal 1999, la contrattazione collettiva nazionale del comparto Funzioni Locali ha disciplinato la possibilità di stipulare contratti integrativi territoriali. La normativa attuale, introdotta dall’art. 9 del CCNL Funzioni Locali del 21 maggio 2018 e confermata dal successivo CCNL del 16 novembre 2022, prevede la contrattazione integrativa anche a livello territoriale, coinvolgendo più enti.
Le norme contrattuali costituiscono la fonte principale di regolamentazione di questo tipo di negoziazione nel rispetto:
Queste norme si assicurano quindi di stabilire procedure che rendano la partecipazione alla negoziazione territoriale e gli strumenti contrattuali derivati legittimi e vincolanti per tutte le parti coinvolte.
In quest’ottica pertanto il quaderno operativo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani intende fornire uno strumento utile a guidare gli Enti interessati a sperimentare una nuova modalità di relazione sindacale. Accanto alla guida operativa che ricostruisce il quadro normativo e declina i profili tecnici della contrattazione territoriale, vengono messi a disposizione:
Qui il testo del quaderno operativo Anci.